In occasione della 5a mostra di elicotteri, tenutasi il 10 ottobre a Taijin, nella Cina popolare, il gruppo statale AVIC ha presentato un nuovo modello di elicottero avendo l'aspetto di un disco volante, il Super Grande Squalo Bianco, o Super Grande Squalo Bianco. Al di là dell'apparenza a dir poco sorprendente, le prestazioni previste per il prototipo, il cui primo volo è previsto per il 2020, lasciano ancora più perplesso l'osservatore: velocità massima di 650 km/h, tangenza pratica a 6000 m, dislivello salito a quasi 3000 piedi al minuto e, per finire, ridotta visibilità del radar. Si può, ovviamente, sospettare una comunicazione volta a trarre in inganno gli occidentali, ma è vero che gli ultimi annunci cinesi considerati poco credibili in Occidente, come le capacità antinave Missili DF-21D e DF-26, invitano a maggiore cautela.
Lungo 7,60 me alto 2,85 m, il Super Great White Shark si presenta come un modello di elicottero armato destinato alle operazioni di combattimento, come il cinese Z-10 e l'americano Apache AH-64. L'equipaggio di due persone è posto al centro dell'aereo, supportato da due rotori controrotanti di 4,9 m di diametro, che circondano la cabina e la carenatura, conferendo all'aereo l'aspetto di un disco volante. La propulsione orizzontale sarebbe fornita da due turboreattori integrati nella struttura. Il tutto, infine, è ricoperto da un rivestimento che assorbe le onde radar, così da aumentare la stealth dell'elicottero.
Il fatto è che questo tipo di design non è affatto nuovo. Come la propulsione “nucleare” utilizzata dal nuovo Missile da crociera russo Burevestnik, e sperimentato poi abbandonato dagli Stati Uniti negli anni '60, e in particolare da Avrocar, un prototipo progettato alla fine degli anni '50 dalla Avro Canada, che non riuscì mai a raggiungere le specifiche previste, e che fu presto abbandonato dall'aeronautica americana. Ma è vero che con l'arrivo di nuovi materiali e di nuove tecnologie, concetti che prima si erano rivelati deludenti, stanno ora maturando e dando luogo a una produzione di massa, in particolare nel campo degli elicotteri. Così, il principio dei rotori basculanti, di cui il primo prototipo, il Bell XV-3, fece il suo primo volo nel 1953, venne utilizzato con successo solo nel 1989, con il primo volo del V-22 Osprey. Allo stesso modo, l'elica spingente equipaggiava già il Lockheed AH-64 Cheyenne nel 1967, ma bisognerà aspettare fino al 2019 per vedere un dispositivo del genere equipaggiare un altro aereo americano, l'SB1 Defiant di Sikorsky e Boeing.
Inoltre, il lavoro sulle "automobili volanti", molto in voga negli ultimi anni nelle fiere dell'innovazione, ha permesso di fare notevoli progressi in termini di eliche intubate e ventilatori, mentre sono stati sviluppati anche diversi modelli di turboreattori di piccole dimensioni, sempre con il mercato delle auto volanti e dei droni nel mirino. Pertanto, ciò che fino a qualche anno fa era tecnologicamente inaccessibile, ora può essere realizzabile.
Detto questo, altri fattori possono creare dubbi sulla performance annunciata da AVIC. Innanzitutto la forma del dispositivo sembra molto incompatibile con le prestazioni annunciate, e in particolare con la velocità, a causa dell'immensa resistenza che genererà all'aumentare della velocità. Inoltre, è probabile che il controllo aerodinamico oltre le basse velocità sia molto difficile per un velivolo di questo tipo, a causa della turbolenza aerodinamica e della resistenza generata da questa massa imponente. Questa resistenza, infine, si opporrà direttamente al movimento dell'aereo, richiedendo un ulteriore dispendio di energia per coprire una distanza equivalente, il che ridurrà notevolmente l'autonomia e il raggio d'azione del dispositivo.
È più che probabile che i produttori di aerei cinesi, come i loro omologhi occidentali e russi, siano impegnati in una corsa per migliorare le prestazioni e la sopravvivenza delle ali rotanti, incluso, tra le altre cose, l’aumento della velocità. Poiché è probabile che una delle linee di ricerca abbia dato vita al Super Grande Squalo Bianco, per studiarne i diversi parametri, opportunità e vincoli. Tuttavia, sembra difficile immaginare che un simile progetto possa, un giorno, portare alla produzione di un aereo da combattimento in serie. Sembrano emergere soluzioni più avanzate e meno restrittive, come le eliche, i rotori basculanti e, perché no, un giorno, i ventilatori mobili. D'altro canto, il Super Great White Shark rimarrà probabilmente un prototipo fieristico ed espositivo, destinato a catturare l'attenzione dei visitatori e dei media.