Alcuni mesi fa Mosca lo ha annunciato, senza ulteriori spiegazioniLa Russia non consegnerebbe sistemi d’arma al Pakistan altro che sistemi di sicurezza e antiterrorismo, che di fatto condannano l’importante commessa per i carri armati T90 che Islamabad voleva far passare. Da allora il contesto sta diventando più chiaro oggiLe autorità indiane hanno ufficialmente minacciato la Turchia di sanzioni se quest'ultimo consegnasse le 4 corvette Ada ordinate dal Pakistan. La sanzione principale sarebbe l’impossibilità per le aziende turche della Difesa di partecipare alle gare e ai bandi di gara dell’esercito indiano, cosa che condannerebbe la costruzione di 5 navi da rifornimento marittimo da 45.000 tonnellate del programma Fleet Solid Support, assegnato ai cantieri statali HSL in collaborazione con i cantieri turchi Anadolu, per quasi 2 miliardi di dollari.
La posizione di Nuova Delhi, infatti, non è una sorpresa, soprattutto perché le tensioni con il Pakistan continuano a crescere, in particolare nella zona del Kashmir. Consapevoli del peso rappresentato dai suoi mercati di importazione sulla scena internazionale della difesa, le autorità indiane richiedono ora che gli offerenti, come Stato, e non come azienda, facciano una scelta chiara a favore dell'India, escludendo quindi il Pakistan.
Si noti che oltre al programma 4 corvette Ada, anche le società di difesa turche sono impegnate nella consegna di 30 elicotteri da combattimento T-129, l'adattamento su licenza dell'A-129 Mangusta, nonché l'ammodernamento dei sottomarini Agosta della Marina pakistana. In totale, il volume finanziario che il Pakistan rappresenta oggi per l’industria della difesa turca supera ampiamente il contratto del partner tecnico per il programma di rifornimento delle petroliere indiane. Inoltre, Ankara ha sviluppato una stretta cooperazione con Islamabad, agendo come procuratore occidentale per la manutenzione di numerose attrezzature acquistate dai paesi europei e dagli Stati Uniti, prima che le relazioni si deteriorassero in seguito all’intervento in Afghanistan.
Pertanto, anche se è certo che la Turchia cercherà di salvare il suo contratto indiano, è improbabile che scelga oggi Nuova Delhi di fronte alla situazione al forte partenariato che si sta instaurando con il Pakistan, e che apre notevoli opportunità per sviluppi futuri, come le fregate e i cacciatorpediniere Milgem, o il caccia TFX, dove il mercato indiano è saturo di offerte occidentali e russe.
Questa posizione espressa nei confronti del Pakistan non potrà non preoccupare le autorità russe che, se la scelta nei confronti di Ankara fosse banale, potrebbero trovarsi di fronte ad un difficile arbitrato se Nuova Delhi chiedesse la stessa cosa a Pechino. Mosca potrebbe quindi dover scegliere tra il suo cliente più importante, che permette alla sua industria della difesa di mantenersi, e il suo partner strategico a medio termine...