La Marina cinese sarà quindi la prima a schierare un drone da combattimento stealth da una portaerei. Infatti, secondo il sito web del South China Morning Post, citando fonti appartenenti al Ministero della Difesa, la seconda portaerei cinese e prima nave interamente progettata e costruita in Cina, la Type 001A, sarà equipaggiata per la sua entrata in servizio con droni stealth Sharp Sword, destinati a missioni di ricognizione, e in grado utilizzare il trampolino della nave per prendere il volo. Questo drone parteciperà, secondo le foto pubblicate su Twitter, alla parata per il 7° anniversario della Repubblica popolare cinese, il 1° ottobre. È uno dei droni del programma AVIC 601-S, volto a sviluppare diversi tipi di UCAV che soddisfano diversi obiettivi.
L'utilizzo di un trampolino, e non di catapulte, ha costretto il produttore AVIC, appartenente al gruppo Shenyang, ad alleggerire l'apparecchio, e quindi a rinunciare alla sua capacità di trasporto di armi, anche se la Sharp Sword rimarrà dotata di un bunker per le munizioni. D'altra parte, il drone sarà dotato di numerosi sensori e apparecchiature di comunicazione, per soddisfare le missioni di ricognizione affidategli. Per gli stessi motivi, la Sharp Sword non può essere utilizzata per il rifornimento aereo, come l'MQ-25 Stingray della Marina americana. Tuttavia, una volta che la prima portaerei dotata di catapulte sarà in servizio nella Marina cinese, è probabile che le missioni affidate al drone si evolveranno e integreranno componenti di attacco, guerra elettronica ed eventualmente rifornimento di carburante.
Concretamente, la Spada Affilata avrà la funzione di effettuare ricognizioni nelle zone contese, per determinare l'esatta posizione e i mezzi messi in atto dalle flotte o difese avversarie, in modo da poter effettuare attacchi a lunga distanza, effettuati da dispositivi di bordo o la scorta della portaerei. Inoltre, potrà svolgere missioni di intelligence e ascolto elettronico, nonché missioni di sorveglianza “discrete”, per seguire, ad esempio, l’avanzamento di una flotta avversaria.
Con questo primo drone da combattimento a bordo, il gruppo aeronautico di Shenyang conferma la sua capacità di sviluppare dispositivi destinati all'aviazione navale, come il J15 e il J15D per la guerra elettronica. Mentre il suo concorrente Chengdu, che produce J10 e J20, sembra avere i favori dell'aviazione, Shenyang sembra avere i favori dell'aviazione navale cinese, una distribuzione che ricorda l'opposizione Boeing/Lockheed negli Stati Uniti. Resta che, se il Lo Shenyang FC-31 è stato a lungo favorito per equipaggiare le portaereis dotati di catapulte della marina cinese, i recenti annunci sembrano indicare che, in definitiva, sarebbe preferibile una versione omologata del J20, probabilmente a seguito delle difficoltà incontrate dal gruppo cinese nel dare all'FC-31 le prestazioni attese.
Le dichiarazioni cinesi non mancano di ironia, poiché ammettono di essersi ispirati in gran parte all'X47, al Taranis di Bae e al Neuron di Dassault, per progettare la Sharp Sword. Sfortunatamente per gli europei, il programma franco-britannico FCAS, che doveva consentire la messa in servizio di un drone da combattimento nel 2030, e di cui i droni Taranis e Neuron costituivano gli studi preliminari, è stato abbandonato da Londra, prima di essere più o meno assorbito dal programma FCAS da parte francese, ma con un ritardo molto più lungo.