L’esercito americano vuole dotare i suoi elicotteri e droni di missili a lungo raggio

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Il Comando Acquisizione dell'Esercito degli Stati Uniti ha emesso una richiesta di informazioni in merito un nuovo missile tattico destinato ad equipaggiare i suoi elicotteri e droni combattimento, e la cui portata supererebbe i 30 km, con l'obiettivo dichiarato di essere oltre i 40 km, e una velocità vicina alle soglie transoniche. Il nuovo missile dovrà equipaggiare gli aerei del programma Future Vertical Lift, così come gli elicotteri esistenti, tra cui l'AH64 Apache, ma anche l'UH60 Black Hawk e il CH47 Chinook. Deve essere in grado di eliminare bersagli fissi e mobili, con qualsiasi condizione atmosferica, di giorno e di notte, e in particolare sistemi di difesa antiaerea ravvicinati, veicoli corazzati leggeri e personale.

Questa richiesta risponde alla crescente vulnerabilità delle ali rotanti ai sistemi di protezione antiaerea ravvicinata, o SHORAD, le cui prestazioni e portata si sono notevolmente evolute negli ultimi anni. Pertanto, se la Tunguska russa potesse ingaggiare un aereo entro un raggio di 7 km, il Pantsir SM sarà in grado di intercettare un bersaglio fino a 40 km di distanza.

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Una versione migliorata del Pantsir S2, il Panstir SM sarà in grado di ingaggiare bersagli a una distanza di 40 km.

Ma l’ampliamento della portata dei missili tattici richiederà un nuovo concetto di combattimento aria-terra, finora utilizzato solo nella zona di combattimento “visiva”. Superando la soglia dei 20 km, l'esercito americano vuole quindi portare gli elicotteri da combattimento nel campo del BVR, ovvero Beyond Visual Range. E questo può essere fatto solo attraverso un'integrazione molto significativa dei mezzi di impegno cooperativo delle forze, in modo da dividere le azioni di fuoco da quelle di designazione del bersaglio, e quindi di identificazione, che non può avvenire se non otticamente.

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Da notare che anche la Russia ha fatto la stessa osservazione e, come spesso accade, ha fornito una risposta a breve termine, equipaggiando i suoi nuovi elicotteri Mi-28NM, ordinati in 96 unità e la cui consegna avverrà entro 3 o 4 anni, di un nuovi missili anticarro a lungo raggio, identificati come “articolo 305”, capace di colpire bersagli a 25 km. D’altro canto non esiste un programma equivalente in Europa, visto che il franco-tedesco Tiger 3 deve integrare un missile che deriverebbe o dallo Spike israeliano, oppure dal MMP francese, e nessuno dei due avente una gittata, anche estesa, superiore a 12 km.

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