Il governo indonesiano, guidato dal presidente Jocko Widodo, ha annunciato l'intenzione di portare il bilancio della Difesa del Paese nel 2020 a 127,4 miliardi di rupie, ovvero 8,9 miliardi di dollari, con un aumento del 16% rispetto al bilancio del 2019 che era di 109,6 miliardi di rupie. Con questo aumento, il bilancio della Difesa raggiungerà il 5% del bilancio pubblico indonesiano, ma rappresenterà solo lo 0,8% del PIL del Paese. Dall’inizio degli anni 2000 fino al 2014, infatti, il Paese ha approfittato dei “benefici della pace” per congelare il bilancio destinato alla Difesa, mentre il PIL balzava. Si è così passati dall’1,5% del Pil nel 2004 allo 0,7% attuale.
Tale aumento è giustificato dai programmi di acquisizione in corso, volti a modernizzare le forze armate indonesiane, mentre continuano a crescere le tensioni con la Cina per le sue rivendicazioni territoriali sul Mar Cinese. Il governo aveva già apportato diversi aumenti significativi a partire dal 2014, con l’obiettivo di raggiungere uno sforzo di difesa pari all’1,5% del PIL nel 2019. Ma come altre nazioni nel teatro indo-pacifico, come la Malesia o le Filippine, il paese è stato in grado di mantenere una crescita significativa, in media del 5% annuo per circa dieci anni, neutralizzando in parte gli sforzi di bilancio compiuti.
Tra i principali programmi in corso nel Paese, l'acquisizione diuno squadrone di Su35 con la Russia è il più problematico, poiché espone il Paese alle sanzioni previste dalla legge CAATSA. Tuttavia, le autorità indonesiane e russe sembrano determinate ad andare oltre e, come i meccanismi implementati con l’India per quanto riguarda l’S400, ad implementare i propri meccanismi di pagamento indipendenti dal sistema SWIFT o dal dollaro americano. Il paese ha anche intrapreso la progettazione di il proprio programma di carri medi, il Black Tiger, progettato con il sostegno della Turchia. Dotato di un cannone da 105 mm e del peso di 32 tonnellate, è già stato oggetto di un ordine di 100 unità da parte delle autorità indonesiane. La Marina indonesiana lo è al centro dello sforzo di modernizzazione, con la costruzione di 3 sottomarini d'attacco classe Nagapasa, ulteriori costruiti in collaborazione con la Corea del Sud, e di 4 fregate Martadinata da 2400 tonnellate derivate dal Sigma 10514 dell'olandese Damen. Inoltre, il paese ha recentemente ordinato 8 elicotteri Caracal per le sue forze aeree. Infine, il Paese è coinvolto nel programma di caccia di nuova generazione KF-X sviluppato congiuntamente con la Corea del Sud, di cui ha ordinato 50 esemplari.
È probabile che nel prossimo futuro il Paese cercherà di espandere le proprie capacità di difesa in tutti e tre gli eserciti, quindi sono molto probabili nuovi programmi a breve termine. Come l’India, l’Indonesia è molto attaccata al suo status di paese non allineato, e infatti si preoccupa di variare le fonti dei suoi programmi di equipaggiamento per la difesa. Utilizza quindi i carri armati Leopard 2 cannoni semoventi Caesar tedeschi e francesi, fregate olandesi, sottomarini sudcoreani e aerei da combattimento russi (Su27/30) e americani (F16). Come molti paesi emergenti, tuttavia, le sue forze armate non sono standardizzate. Pertanto, le sue forze terrestri utilizzano più di 60 tipi di veicoli corazzati, una decina di sistemi di artiglieria e 8 diversi tipi di elicotteri.