Il prezzo offerto alla Polonia per le sue domande su F35 sul prezzo di F35A venduto in Belgio

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Il Dipartimento di Stato americano ha risposto alla richiesta di prezzo lanciata pochi giorni fa dalla Polonia per l'acquisizione di 32 F35A, proponendo un prezzo globale di 6,5 miliardi di dollari per i 32 velivoli, 33 motori Pratt&Whitney F135 e tutte le apparecchiature elettroniche di controllo e comunicazione necessarie. per l'utilizzo degli aerei. Secondo le informazioni trasmesse, questo prezzo non tiene quindi conto della manutenzione in condizioni operative, né dell'armamento. È probabile però che vengano integrati i servizi di addestramento dei piloti e del personale addetto alla manutenzione, con la fornitura integrata di simulatori.

La Polonia desidera sostituire i MiG-29 e i Su-22 ancora in servizio nelle sue forze aeree con aerei americani, sapendo che l'obiettivo è una flotta totale di 66 aerei. I primi F35A dovranno essere consegnati nel 2026 e le autorità polacche desiderano trarne vantaggio compensazioni industriali e politiche intorno a questo contratto.

Anche il Belgio ha acquistato 34 F35A un anno fa, a seguito di una frenetica gara d'appalto che ha contrapposto l'aereo Lockheed a Typhoon Europeo e chi ci vivein Francia presentare una proposta di partenariato diretto attorno a Rafale, come quanto proposto attorno al programma CaMO. Ma il prezzo proposto dagli Stati Uniti e dalla Lockheed-Martin era molto diverso da quello offerto alla Polonia, che non ha seguito una procedura di gara. Il contratto firmato dal Belgio prevedeva infatti l'acquisizione di 34 F35A con i relativi motori solo 3,6 Md €, un tasso sostanzialmente paragonabile a quello proposto da Eurofighter e Dassault.

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Sembra quindi che il divario dei prezzi, che raddoppia da uno a due tra Belgio e Polonia, sollevi interrogativi in ​​più di un modo. Infatti, è improbabile che l'offerta fatta alla Polonia sia priva di significato, nella misura in cui il prezzo per aereo di 200 milioni di dollari corrisponde a quello pagato, ad esempio, dalla Norvegia, dalla Danimarca o dai Paesi Bassi per i loro F35. Come spiegare questo sconto straordinario concesso a Bruxelles in queste condizioni? Questa tariffa eccezionale è stata addirittura ridotta credere alle autorità militari del paese.

F16 Analisi della difesa del Belgio | Aerei da caccia | Belgio
I piloti belgi dovranno ridurre il numero di ore di volo volate ogni anno per pilotare l'F35

La risposta sta ovviamente nell'ampiezza delle offerte, che differisce tra i due paesi, e soprattutto nell'ambito di comunicazione che circonda l'offerta belga. In effetti, il bando di gara belga, che sapevamo destinato a favorire l'F35, teneva conto soltanto del prezzo franco fabbrica dell'apparecchio, che in genere rappresenta la metà del prezzo di acquisto dello stesso, una volta consegnato con le attrezzature essenziali per la sua messa in opera. . Inoltre, l'F35A resta ancora oggi un aereo estremamente costoso da mantenere, con un prezzo ridotto a l'ora di volo supera i 40.000 dollari secondo l'aeronautica americana stesso, raddoppia il prezzo di un dispositivo come il Rafale o Typhoon. Consapevole di ciò, lo Stato Maggiore belga aveva anche indicato che i piloti belgi avrebbero volato meno sugli F35 di quanto volassero sugli F16.

Le offerte alternative all'F35A presentate al Belgio, sia dal consorzio Eurofighter con l' Typhoon, o dalla Francia in giro Rafale, proponeva anche un contratto vicino a 3,5 miliardi di euro per 34 dispositivi, ma questo prezzo comprendeva gli elementi e gli strumenti che consentivano la realizzazione dei dispositivi, come banchi prova, simulatori, ecc. Comprendevano anche e soprattutto un compenso industriale molto elevato, superare i 20 miliardi di euro in 10 anni, quando le promesse di compensazioni industriali americane erano molto vaghe e non vincolanti. Tanto meno restrittivo in quanto Lockheed ha preso l'abitudine di offrire queste compensazioni a tutti i paesi che desiderano acquisire gli F35, ben sapendo che sarà impossibile dividere la torta degli F35 oltre un certo punto.

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A rappresentare un'anomalia, infatti, non è tanto il prezzo proposto dal FMS alla Polonia per l'acquisizione di 32 F35A sul perimetro indicato, quanto piuttosto quello proposto al Belgio. A questo riguardo ci sono ora due atteggiamenti da adottare, il primo consistente nel godersi la certezza che Bruxelles sia riuscita a negoziare un prezzo eccezionale ben inferiore a quello offerto agli altri clienti del dispositivo, il secondo consistere nel valutare i costi esatti di tale ordine , per poi confrontarli, su base paritaria, con le offerte del Regno Unito e della Francia. Questo approccio generalmente dà uno sguardo illuminante alla situazione reale, come ad esempio le autorità norvegesi lo hanno sperimentato negli ultimi mesi. Stupisce anche che in un Paese la cui classe politica ha messo in discussione fino all’ultimo l’opportunità di sostituire i suoi F16, perché considera eccessivo l’investimento di 3,5 miliardi di euro, nessuno si ponga più questa domanda….

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