È proprio durante la fiera MAKS2019 dedicata ai sistemi aeronautici nei pressi di Mosca che verrà presentata al pubblico la versione dedicata all'export del nuovo caccia stealth pesante russo, il Su-57E. E ovviamente le autorità russe hanno preso l'iniziativa di mettere il dispositivo in primo piano, dato che la presentazione sarà fatta al presidente turco RT Erdogan, durante il suo incontro con il presidente Putin a margine dello spettacolo.
Questo incontro avviene mentre le autorità russe hanno annunciato l'inizio della consegna della seconda batteria del sistema S-400 acquistato da Ankara da Mosca, e che ha causato Esclusione della Turchia dal programma F35. Deve riguardare, in particolare, la situazione in Siria, i due paesi hanno obiettivi divergenti per quanto riguarda il controllo del confine turco-siriano, e il futuro dei Peshmerga curdi che occupano queste posizioni.
Va detto che il Su-57E arriva con forti argomenti sul mercato internazionale degli aerei da combattimento. Esiste infatti oggi un solo velivolo di "quinta generazione" offerto ufficialmente sul mercato estero, l'F5 americano, nelle sue versioni A e B. Ma per vari motivi, il velivolo non viene offerto a tutti i clienti tradizionali del Industria aeronautica militare statunitense. Oltre al caso della Turchia, anche i paesi del Golfo, come l’Arabia Saudita o gli Emirati Arabi Uniti, nonché l’Egitto, si sono visti rifiutare di avviare negoziati al riguardo, soprattutto a causa dell’opposizione israeliana.
Inoltre, il Su-57E ha prestazioni molto estese, in termini di velocità, portata, ma soprattutto raggio d'azione e capacità di carico utile, rispetto all'F35A, e dovrebbe essere accompagnato dal 2024 da offerte riguardanti il drone da combattimento S70 Okhotnik, in una coppia unica sul mercato estero, e anche sul mercato stesso.
Infine, il dispositivo beneficia di un vantaggio importante, considerando il suo prezzo. Se non conosciamo il prezzo d'esportazione proposto per il Su57E, gli elementi comunicati alla stampa riguardanti l'acquisizione di 76 aerei da parte della VKS permettono di valutarlo. il prezzo di produzione è di circa 35 milioni di dollari, il che collocherebbe l'aereo a un prezzo di partenza inferiore rispetto a sistemi come il Rafale francesi, ovvero il super Hornet F/A 18 E/F, e in una fascia di prezzo simile al F16V Viper e al JAS 39 E/F Gripen, velivoli decisamente meno efficienti di quelli russi.
Per la Turchia, la scelta del Su57e sembra quindi un'ottima alternativa all'F35A;e anche ai Su35 proposti da Mosca. Ma la decisione di Ankara sarà dettata anche dal desiderio del presidente turco di calmare i rapporti con Washington e di preservare o meno il suo posto nella NATO, nonché dalle possibilità di cooperazione tecnologica con l'industria russa per la propria industria aeronautica, come con IL Programma di aerei da combattimento di quinta generazione TF-X fabbricato localmente.
Ma la Turchia non è l’unico potenziale cliente del Su-57E. L’Algeria, cliente tradizionale e fedele dell’industria russa, potrebbe quindi trarre un sicuro vantaggio dall’acquisto del nuovo apparecchio, che le darebbe un vantaggio significativo rispetto ai suoi vicini, in particolare al Marocco, che ha avviato la modernizzazione e l’estensione dell’industria russa. la sua flotta di F16 allo standard Block 70. Anche l’Egitto potrebbe essere interessato, sebbene lo avesse già fatto ha espresso interesse per i Su-35, e che le sue richieste riguardanti l'F35 sono state respinte da Washington. Anche se punta soprattutto sulla propria industria aeronautica, la Cina non può essere esclusa, soprattutto perché il Su57 apporta numerose innovazioni tecnologiche che senza dubbio interesseranno gli ingegneri cinesi. Infine, il«L'India rappresenta la prospettiva più promettente, soprattutto perché il paese sta lottando per strutturare la propria forza aerea, con numerosi annunci raramente seguiti da azioni, e mentre Pakistan e Cina dimostrano una padronanza esemplare dei programmi per modernizzare e rafforzare le loro forze. Altri paesi potrebbero mostrare interesse per il nuovo apparato russo, come Vietnam e Indonesia, entrambi soggetti alle pressioni di Pechino nel Mar Cinese, Kazakistan, Bielorussia e Albania, in quanto alleati di Mosca, e anche alcune monarchie del Golfo, desiderose di ridurre la loro dipendenza sull'influenza statunitense.
Con la presentazione ufficiale del Su57E, Mosca dispone ora di un validissimo cavallo di battaglia sulla scena internazionale. Resta da vedere se il Paese sarà in grado di imporre i propri aerei, come fece con il Su-27 30 anni fa, mentre gli Stati Uniti aumentano le minacce di ritorsioni economiche contro i clienti dell’industria della difesa russa con la legislazione CAATSA. Intorno a questo programma si gioca in gran parte il futuro del ruolo della Russia sulla scena internazionale contro i due giganti Cina e Stati Uniti.