Il drone da combattimento russo Su-70 Okhotnik ha effettuato il suo primo volo

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Le autorità russe hanno annunciato all'inizio di agosto che il drone da combattimento pesante Su-70 Okhotnik della ditta Sukhoi ha effettuato il suo primo volo della durata di 20 minuti, secondo il programma di sviluppo.

A differenza dell’Occidente, la Russia ha deciso di sviluppare un drone da combattimento integrando principalmente i mattoni tecnologici esistenti, senza passare attraverso programmi dimostrativi. Inoltre, l'Okhotnik è stato progettato e dimensionato per adattarsi direttamente alle esigenze e alle specificità delle forze aeree russe, con una gittata superiore a 3000 km e una significativa capacità di carico in termini di munizioni e attrezzature da ricognizione, consentendogli di integrare le esistenti unità aeree russe dispositivi. Poiché il Su-70 è progettato per evolversi di concerto con il Su-57 e il PAK DA attualmente in fase di sviluppo, è probabile che la sua entrata in servizio non avverrà prima della seconda metà del prossimo decennio.

Sembra sempre più che i paradigmi scelti dalla Russia per la progettazione dell’Okhotnik siano agli antipodi di quelli attualmente utilizzati dagli Stati Uniti e dagli europei per i droni da combattimento. L'Okhotnik è un drone molto imponente, con un peso al decollo che raggiunge le 20 tonnellate, ovvero 3 tonnellate in più rispetto a quello di un F16 block 70, una massa molto inferiore a quelle previste per gli americani Loyal Wingman, o i Remote Carrier dello FCAS programma. Ma laddove la missione prioritaria degli UCAV occidentali sarà l'eliminazione dei sistemi di difesa antiaerea avversari, con un alto rischio di logoramento, quella dell'Okhotnik sarà probabilmente, dato il suo formato, quella di effettuare attacchi profondi sulla postazione del nemico, compresa la sua postura navale.

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Su57 dedicato al drone da combattimento Okhotnik Su70 Defense News | Droni da combattimento | Droni militari e robotica
Come indicato dalla marcatura sulla coda di questo prototipo PAK FA del Su-57, l'Okhotnik è progettato per evolversi di concerto con il nuovo caccia russo

Inoltre, vediamo che la Russia ha voltato definitivamente le spalle allo sviluppo di attrezzature di difesa che “rispecchiano” l’Occidente, e più in particolare gli Stati Uniti, come avvenne durante la Guerra Fredda. Al contrario, la Russia e, in misura minore, la Cina, stanno ora sviluppando sistemi che offrono notevoli vantaggi asimmetrici, in modo da compensare il potere economico e digitale americano e occidentale. Così, i missili ipersonici T14, Su-57, S500, Kinjhal e Tzirkon, o i siluri strategici Stratus-6 Poseidon, sono tutti progettati per neutralizzare la potenza americana, o sfruttare le sue debolezze, in una strategia dal debole al forte. Se le prestazioni di questi nuovi sistemi soddisferanno le aspettative delle autorità militari russe, il paese potrebbe riuscire nella sua sfida di resistere agli Stati Uniti, un paese due volte più popolato e 11 volte più ricco.

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