La Royal Air Force sta sviluppando un prototipo di "Remote Carrier"... per il 2022

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Il programma FCAS ha suscitato grande interesse quest'anno al Paris Air Show, presentando il modello del futuro aereo da combattimento appartenente al sistema e presentando al pubblico i "Remote Carrier", droni leggeri che estendono i mezzi di rilevamento e di azione dell'aereo. Sembra che l'idea sia, in effetti, sui tavoli da disegno degli uffici di design britannici già da diversi anni.

Infatti, la Royal Air Force ha appena affidato l'incarico all'agenzia Laboratorio di Scienza e Tecnologia della Difesa lo studio e la progettazione del prototipo del programma LANCA, per Lightweigth Affordable Novel Combat Aircraft, che non è altro che un Remote Carrier destinato ad equipaggiare gli F35 e Typhoon dell'Aeronautica Militare di Sua Maestà.

Il prototipo, denominato “Mosquito”, dovrà sintetizzare le tecnologie attualmente esistenti, per un'integrazione rapida e poco costosa, secondo un paradigma che sembra guidare l'intero programma Tempest. Pertanto, gran parte delle tecnologie che verranno utilizzate proverranno da tecnologie sviluppate dal programma franco-britannico FCAS, ribattezzato FCAS TI (Future Combat Air System Technology Initiative), rivelando, ancora una volta, la metodologia britannica basata su mattoni tecnologici.

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È interessante, a questo proposito, notare che la Royal Air Force mantiene i suoi obiettivi di avere un UCAV entro il 2030, in conformità con gli obiettivi del programma FCAS, dove la Francia sembra, con la Germania, accontentarsi di un obiettivo al 2040 con lo FCAS.

Una cosa è certa: che siano soli o che riescano a unirsi attorno al progetto Tempest, gli inglesi non mostrano alcun segno di inquietudine nella gestione o nelle trattative relative a questo programma.

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