Dopo più di 6 giorni di silenzio, il presidente Trump ha finalmente parlato della consegna forzata dei sistemi S400 alla Turchia. Ma la sua dichiarazione lascia gli osservatori della vita politica americana con la voglia di saperne di più. In effetti, lontano dal previsto piano di sanzioni globali, perché promesso da diversi mesi da parte dell’amministrazione statunitense, quest’ultima si è limitata a dichiarare che la Turchia non potrà più acquistare F35 dagli Stati Uniti. Nessun riferimento a possibili sanzioni economiche, nessun riferimento a possibili sanzioni operative, il presidente americano sembra affetto da uno stupefacente attacco di afasia sull'argomento.
Il Dipartimento di Stato americano non è certo più prolisso sull’argomento. Interrogato dai giornalisti sulla questione il 16 luglio, Morgan Ortagus, portavoce del dipartimento, ha semplicemente detto che l'amministrazione stava studiando possibili sanzioni e ha indirizzato i giornalisti allo studio CATSAA per scoprire quali fossero queste sanzioni.
Da parte turca non aggiungiamo benzina sul fuoco. Il Ministero degli Affari Esteri ha semplicemente ricordato che la Turchia ha già investito più di 2 miliardi di dollari nel programma F35 e che l'annullamento dell'ordine turco aumenterebbe automaticamente il prezzo unitario dell'aereo.
Resta il fatto che, ora che Ankara ha la posizione consolidata degli Stati Uniti riguardo agli F35, le autorità turche potranno negoziare apertamente le alternative a sua disposizione, di cui sono 3:
- L'accelerazione di Programma TF-X il cui modello è stato presentato durante il Paris Air Show 2019, progettato in collaborazione con BAe e Rolls Royce.
- Avvicinarsi a Pechino per acquisire o co-sviluppare l'FC31, un dispositivo di quinta generazione destinato all'esportazione e le cui caratteristiche generali sono molto vicine a quelle del TF-X
- Acquisire il Su57 da Mosca e co-sviluppare il TF-X con la Russia, potrebbe rappresentare una vera opportunità per MIG che fatica ad affermarsi sul mercato interno
La scelta che farà RT Erdogan in merito darà indicazioni precise sui reali obiettivi del presidente turco. Accelerare il TFX con gli inglesi indicherebbe una posizione di allentamento nei confronti della NATO e dell’Occidente in generale. Il riavvicinamento con Mosca scatenerebbe una nuova crisi con Washington, con una molto probabile rapida uscita della Turchia dalla NATO così come dall'ambito occidentale per un'alleanza con la Russia. Scegliendo FC31, Ankara assumerebbe una posizione intermedia, con una probabile uscita dalla NATO, un riavvicinamento, se non con la Cina, almeno con il Pakistan, e maggiori ambizioni regionali.
Una cosa è certa, Washington ha chiaramente perso l’iniziativa in questa materia, e oggi è RT Erdogan ad avere il maggior numero di opzioni a sua disposizione.