Le forze russe hanno ricevuto i primi esemplari dei loro nuovi veicoli per lo schieramento sui campi minati, destinati a sostituire il sistema UMZ montato su camion ZIL-131, ritenuto troppo vulnerabile per i conflitti moderni.
Il primo modello, l'UMZ-K, è un sistema pesante da 15 tonnellate su un camion blindato Astey 6×6, in grado di schierare un campo di 180 mine in 15 minuti. Il secondo, l’UMZ-T, trasporta “solo” 60 deplorevoli mine in pochi minuti, montato su un camion blindato 4×4 Typhoon Kamaz VDV, per una massa di combattimento di 11 tonnellate. Su questi veicoli è stata aumentata l'automazione, con gli operatori in grado di controllare l'intera dispersione dell'abitacolo. Inoltre, possono operare con precisione in ambienti di intensa guerra elettronica con la negazione della posizione del segnale GLONASS.
Questo annuncio, che fa seguito all'Army Show 2019 svoltosi a fine giugno nei pressi di Mosca, arriva pochi giorni dopo quello fatto dall'esercito americano in merito al ritorno in servizio dei sistemi Volcano M139 e M126e la sua implementazione in Polonia, dove il sistema è stato testato. Ricordiamo che la Russia, come gli Stati Uniti, la Cina, l’India, il Pakistan e le due Coree, non hanno ratificato la convenzione che vieta l’uso delle mine antiuomo, anche se le mine russe, come quelle americane, hanno ora la possibilità di limitarne la portata. potenziale distruttivo di queste munizioni nei confronti delle popolazioni civili, limitando la durata operativa delle mine una volta schierate.
Le forze francesi ovviamente non dispongono di sistemi per lo spiegamento di mine terrestri, poiché il paese ha firmato la convenzione che ne vieta l'uso. Ma dispone di un piccolo numero di veicoli che consentono l'apertura di rotte nelle aree minate, tra cui 5 veicoli corazzati Buffalo acquistati dagli Stati Uniti durante l'intervento in Afghanistan, il veicolo corazzato Aravis altamente protetto per trasportare e schierare unità del genio in aree a rischio, e il Souvim 2, per Mined Route Opening System, capace di aprire un percorso di 150 km in 8 ore. Le unità del genio che utilizzano questi sistemi sono spesso schierate nella zona sahelo-sahariana per supportare e proteggere le unità dell'Operazione Barkahne. Tuttavia, se questo stanziamento è sufficiente per le operazioni esterne della Francia in Africa e nel Medio Oriente, si rivela sottodimensionato se, per caso, si verificano tensioni in Europa di fronte a un paese come la Russia, che dispone di numerose soluzioni minerarie.