In occasione dell'inaugurazione del Paris Air Show, svoltosi, come sempre, a Le Bourget, il presidente francese E. Macron, accompagnato dal ministro delle Forze Armate Florence Parly, dal ministro della Difesa tedesco U.von der Leyen e il ministro della Difesa spagnolo, Margarita Robles, hanno firmato l'accordo quadro che collega le 3 nazioni del programma FCAS e avvia la prima fase di sviluppo del dimostratore, il cui primo volo è previsto per il 2026. Il dimostratore del programma deve essere composto, contemporaneamente, da un caccia di nuova generazione, identificato dall'acronimo NGF per New Generation Fighter, da un drone da combattimento identificato dall'acronimo RC per Remote Carrier, e da un sistema di scambio condiviso di informazioni e dati, designato dall'acronimo ACC per Nuvola da combattimento aereo.
Allo stesso tempo, un modello in “scala 1” dell’NGF è stato presentato al pubblico di ufficiali e rappresentanti di governi e autorità militari. L'obiettivo era, ovviamente, dare sostanza al progetto, soprattutto di fronte al Tempest britannico. Notiamo, inoltre, che il modello presenta una coda a V molto pronunciata, a differenza del modello in scala presentato da Dassault Aviation qualche mese fa.
Questa firma arriva quando la Spagna, che ha insistito per aderire al programma durante la fase di definizione delle esigenze, si è detta disponibile all'acquisizione dell'F35 americano, per sostituire i suoi aerei imbarcati sull'Harrier, ma anche eventualmente per sostituire o rafforzare i suoi F18. Un'affermazione che, ovviamente, ben lungi dal soddisfare francesi e tedeschi, che hanno costantemente designato l'F35 come il nemico numero 1 dell'industria europea della difesa aeronautica. Inoltre, la Germania molto probabilmente doveva sperare che Madrid scegliesse il Typhoon per sostituire i suoi F18, come sta per fare Berlino per sostituire i suoi Tornado, nonostante le pressioni di Washington e del quartier generale della NATO. Tuttavia, la Marina spagnola, come tutti coloro che utilizzano Harrier oggi, non ha altra scelta, oltre all'F35B, in termini di un aereo che può operare da una portaerei STOBAR con cavi di arresto e trampolino o portaerei a ponte dritto come le LHD. Rinunciare all'F35B significherebbe, per loro, rinunciare a una componente aeronautica navale di bordo.
Una cosa è certa: il programma FCAS attraverserà ancora molti periodi di incertezza prima di produrre il suo primo aereo da combattimento operativo, la cui entrata in servizio è prevista per il 2040.