La Turchia aderirà al programma russo S-500

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Il messaggio ha il merito di essere chiaro: non solo il presidente turco RT Erdogan non intende cedere alle pressioni americane sulla sua decisione di acquisire i sistemi antiaerei S-400 dalla Russia, ma ha appena annunciato, come un affronto alla Trump e il Senato americano, che la Turchia aderirà al programma S-500, il futuro sistema antiaereo e antimissile a lungo raggio sviluppato in Russia, e che dovrebbe entrare in servizio entro il prossimo anno. Inoltre, secondo il quotidiano turco Haberturk, la Russia ha già inviato sul posto un centinaio di ingegneri per preparare la condivisione del carico e della produzione.

Questo annuncio non è davvero una sorpresa, dal momento che l'argomento è stato discusso più volte tra i presidenti russo e turco. Ma rappresenta un ulteriore passo della Turchia verso la Russia, anche se, per il momento, le autorità turche mantengono un discorso di ferma fedeltà alla NATO.

Ma ormai non ci sono dubbi che il Paese sarà presto escluso dal programma F35, il che aprirà una finestra di opportunità ad Ankara per negoziare ulteriormente, e soprattutto più apertamente, un riavvicinamento tecnologico e militare con Mosca e Pechino. È, infatti, più che probabile che siano stati presi contatti molto avanzati per compensare la probabile uscita del programma F35, in particolare per quanto riguarda il Su57, che potrebbe, quindi, costituire un'alternativa più che interessante ai velivoli Lockheed. soprattutto perché a parità di prezzo permetterebbe di costruire una flotta aerea almeno doppia.

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La reazione dell'amministrazione americana a questa nuova provocazione del presidente turco potrebbe far precipitare eventi che appaiono sempre più inevitabili.

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