Secondo Bruce Jette, responsabile delle acquisizioni per l'esercito degli Stati Uniti, l'esercito americano prevede di acquisire nel prossimo futuro Sistema d'arma laser da 10 Kwh e altro ancora, destinato ad equipaggiare i suoi carri armati Stryker. Se l'esercito americano ha già avviato il dispiegamento del sistema MEHEL, uno Stryker equipaggiato con un laser da 5 kWh, destinato principalmente all'intercettazione di droni leggeri sul campo di battaglia, ha contemporaneamente lanciato 4 programmi volti a produrre sistemi molto di più potente, in grado di intercettare non solo droni, ma anche missili, razzi, proiettili e aerei.
Secondo il generale James Pasquarette, vice capo di stato maggiore dell'esercito americano, l'implementazione in unità di un sistema laser con una potenza di 50 Kwh è prevista per il 2024, mentre un prototipo di un laser mobile da 100 Kwh, il MultiMission High Energy Laser programma, si prevede che i test inizieranno nel 2022.
A differenza degli attuali sistemi di difesa antiaerea o antimissile, i sistemi laser hanno una maggiore capacità di affrontare attacchi di saturazione, non essendo per loro natura vincolati dal numero di munizioni disponibili. D’altro canto, la produzione di energia resta una sfida importante, per riuscire a garantire l’autonomia e la mobilità dei sistemi.