Mentre la Cyber Defence degli Stati Uniti è responsabilità del Cyber Command, l'esercito americano sta attualmente dispiegando forze cibernetiche destinate a intervenire a sostegno delle forze di contatto, attraverso l'intero spettro elettromagnetico. Il 915 ° battaglione Cyber Warfare è già incaricato di addestrare ed equipaggiare 12 cyber team di 45 soldati, che interverranno alla scala della divisione, a supporto delle forze sullo spettro elettromagnetico, sia dal punto di vista difensivo, preservare l'integrità dei sistemi di controllo e comunicazione, che offensivi.
Nel frattempo, l’esercito americano aderisce al programma Joint Cyber Warfighter Architecture, destinato a fornire gli strumenti e le mitologie della guerra informatica, sotto il controllo del Cyber Command.
Numerosi incidenti recenti hanno dimostrato la vulnerabilità delle forze NATO all’offensiva informatica, nonché ad azioni che combinano guerra elettronica e informatica, in particolare durante l’esercitazione russa Zapad 2017, o più recentemente durante l’esercitazione NATO Trudent Juncture 2018. Se la Russia ha sviluppato un comprovato know-how in questo settore, la Cina non è da meno, lo dimostra l’attività degli hacker cinesi sia in termini di negazione dell’accesso che di furto di informazioni.
Lungi dall’essere un argomento di alto livello, le capacità di guerra informatica ed elettronica sono diventate essenziali per una forza che pretende di intervenire in un ambiente “ad alta intensità”.