La Turchia attende il suo primo F-35 a novembre 2019

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Il 2019 sarà probabilmente un anno cruciale per la Turchia in termini di Difesa. In ottobre riceverà i primi sistemi S-400 acquisiti da Mosca. A novembre, come ha appena ricordato il ministro della Difesa Hulusi Akar, ha sentito ricevere il suo primo F-35A, in conformità al contratto firmato con Lockheed e le autorità americane.

Tuttavia, le autorità americane sembrano ferme sul fatto che sarà l'uno o l'altro, ma non entrambi. Ma le minacce di un embargo alla difesa della Turchia, così come le sanzioni economiche ai sensi della legge CAATSA, sembrano avere sempre meno effetto sul presidente Erdogan. Inoltre, più la situazione progredisce, più un ritiro del presidente turco come del presidente americano apparirebbe come un affronto diplomatico, con conseguenze significative sull'opinione pubblica.

Per il momento, le autorità turche giocano sulla corda della "buona fede", ricordando che il Paese adempie a tutti i suoi impegni, sia nei confronti della NATO che del programma F-35, ed è responsabile dell'acquisizione degli S-400 da parte della NATO. ritiro delle batterie Patriot schierate all’inizio della crisi siriana. Questa narrazione sembra corrispondere all’ipotesi di una volontà delle autorità turche di procedere verso l’uscita dalla NATO, senza assumersene pubblicamente la responsabilità.

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Tuttavia, dal punto di vista economico, una rottura con il ban della Turchia può essere considerata solo attraverso un riavvicinamento rapido e significativo con la Russia o la Cina, o addirittura entrambe, in modo da rappresentare il 3° perno di un'alleanza che non dice il suo nome, che causerebbe enormi sconvolgimenti geopolitici. nel Mediterraneo, nel Caucaso e nel Medio Oriente.

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