In un comunicato stampa dell'agenzia TASS, lo hanno confermato le autorità militari russe l’imminente entrata in servizio del drone da combattimento Uran-9, prodotto dalle fabbriche Kalashnikov. Questa entrata in servizio è una sorpresa, perché secondo rapporti trapelati sui social network russi, l’Uran-9 ha mostrato prestazioni deplorevoli durante i test in condizioni reali in Siria. Il drone ha infatti perso la connessione con la stazione di controllo molto rapidamente, a volte per lunghi minuti, e ha dimostrato che non poteva essere dispiegato a più di 100 m in ambiente urbano.
Tuttavia, secondo le dichiarazioni del CEO di Kalashnikov Vladimir Dmitiriev, questi test hanno permesso di rilevare problemi che sono stati successivamente corretti e il drone terrestre è ora in produzione in serie.
L'Uran-9 è equipaggiato con un cannone da 30 mm, una mitragliatrice da 7,62 mm, 4 missili anticarro Ataka e 12 lanciagranate.