Queste sono informazioni che non sorprenderanno i frequentatori abituali di Defense Analysis. Nel suo rapporto al Congresso sulla Cina, la DIA, la Defense Intelligence Agency, ritiene probabile lo sviluppo di un terzo caccia di quinta generazione da parte della Cina, un aereo destinato a sostituire il cacciabombardiere JH-5, derivato dal sovietico Su-7.
Negli ultimi anni però questo programma di sviluppo è stato spesso discusso dagli specialisti dell'esercito cinese e sono stati pubblicati addirittura schizzi di un dispositivo con prese d'aria sulla superficie superiore. Tale configurazione ottimizza la mimetizzazione del dispositivo rispetto ai radar terrestri.
Dall’inizio degli anni ’80, la Cina ha prodotto metodicamente in media un nuovo dispositivo ogni 5 anni:
Volo del 1° anno | 1992 | 1998 | 2003 | 2012 | 2018 |
apparato | JH-7 | J11 | J10 | J16 | J20 |
Con ogni probabilità, i prossimi annunci cinesi dovrebbero quindi riguardare la sostituzione del JH-7, il cacciabombardiere JH-XX, tra il 2022 e il 2025, seguito dal successore del caccia leggero J-10, tra il 2027 e il 2030. il successore del J-16, quindi un versatile caccia multiruolo di sesta generazione, entrerebbe in servizio intorno al 6.
Per quanto riguarda i bombardieri strategici, la Cina ha già comunicato l'imminente presentazione dell'H-20, un bombardiere stealth ad ala volante, successore dell'H-6.
Infine, non bisogna trascurare la produzione per l’aeronautica navale, che oggi utilizza il J-15 entrato in servizio nel 2012, e che ha annunciato la sua preferenza per l’FC-31, caccia multiuso di quinta generazione, per equipaggiare le sue portaerei dotate di con catapulte.
In effetti, il programma di produzione e di sviluppo dell’aviazione da caccia cinese è già ben definito per i prossimi 20 anni. A differenza degli europei, la Cina ha scelto di mantenere dispositivi specializzati, prodotti in quantità minori. Questo approccio permette non solo di avere dispositivi altamente adatti ad ogni missione, ma di mantenere una dinamica di innovazione molto importante, sia dal punto di vista industriale che dal punto di vista operativo.
Inoltre, se finora la Cina ha cercato soprattutto di mettersi al passo con l’Occidente e con la Russia in termini tecnologici, grazie a questo approccio potrà avere rapidamente accesso a dispositivi nuovi, più efficienti o addirittura di generazione successiva, mentre gli occidentali riceveranno solo i loro nuovi dispositivi.
Anche la strategia cinese sembra iniziare a generare cambiamenti nei comportamenti, soprattutto negli Stati Uniti. Dopo aver immaginato una soluzione “tutta F-35”, l’aeronautica americana e la marina americana hanno iniziato entrambe i lavori preparatori per un velivolo di nuova generazione con un calendario molto più serrato di quanto avrebbero dovuto essere.