Dovremmo tornare a portaerei piĆ¹ leggere?

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Sebbene le autoritĆ  militari russe abbiano indicato che, per il momento, il progetto di portaerei previsto dalla Marina russa ĆØ ancora il concetto Shtorm da 60.000 tonnellate, il progetto della portaerei da 40.000 tonnellate presentato dall'ufficio di progettazione Krylovcontinua ad attirare molta attenzione.

E per una buona ragione! Il concetto proposto consentirebbe di schierare 24 aerei da combattimento (12 Su-33 e 12 Mig29KUB), aerei di allerta aerea ed elicotteri ASW convenzionali da combattimento e salvataggio per nave, ovvero una potenza aerea ampiamente sufficiente per le esigenze della Marina russa. . CiĆ² ĆØ tanto piĆ¹ vero in quanto il suo Stato Maggiore stima che siano necessarie 4 portaerei, 2 per la Flotta del Mare del Nord e 2 per la Flotta del Pacifico, e che i costi di una portaerei piĆ¹ leggera aiuterebbero sicuramente a raggiungere tale obiettivo, cosa del tutto impossibile con un edificio da 60.000 tonnellate.

Ma la flotta russa non ĆØ lā€™unica che potrebbe trarre vantaggio dalla riduzione delle ambizioni di tonnellaggio delle proprie portaerei. 

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Per la Marina francese, anche la prossima generazione di queste navi, il cui varo ĆØ rinviato al 2025 secondo il ministro delle Forze Armate, dovrĆ  pesare piĆ¹ di 60.000 tonnellate ed essere in grado di trasportare una quarantina di aerei da combattimento, contro 24 per il PAN Charles de Gaulle oggi. Ma ĆØ il formato piĆ¹ rilevante?

Negli ultimi 20 anni infatti abbiamo visto i limiti imposti dalla proprietĆ  di un solo immobile di questo tipo, anche se efficiente come il PAN francese, che ha mostrato disponibilitĆ  molto superiori alle aspettative. Naval Group stima oggi che la progettazione e la costruzione della prossima portaerei francese costerĆ  tra i 4 e i 5 miliardi di euro. Per poter schierare 40 aerei da caccia, la flotta da caccia dell'aviazione navale dovrĆ  aumentare di 15 aerei se ce n'ĆØ una sola, e di 30 se ce ne sono due. Infatti, un edificio costerĆ  6 miliardi di euro e 2 edifici costeranno 11 miliardi di euro, tenendo conto delle attrezzature aggiuntive necessarie.

Sostituendo il modello con un PA da 45.000 tonnellate come il Charles de Gaulle, non sarebbe necessario aumentare il numero di caccia (45 oggi) per una sola nave. Per due edifici l'aumento del parco macchine sarebbe di soli 10 apparecchi. Il prezzo di tale edificio, progettazione e costruzione, verrebbe quindi ridotto da 4,5 miliardi di euro a 3,5 miliardi di euro per una unitĆ  e da 8 miliardi di euro a 6 miliardi di euro per 2 edifici. La dotazione per 2 edifici, compresa l'aviazione navale, ammonterebbe quindi a 7 miliardi di euro, solo 1 miliardo in piĆ¹ rispetto alla singola portaerei da 60.000 tonnellate.

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Inoltre, una catapulta da 45.000 tonnellate e una portaerei d'arresto potrebbero interessare diversi paesi che attualmente cercano di acquisirne una, come il Brasile, l'India, il Giappone o la Corea del Sud. Non sarebbe escluso, in tal caso, trovare una partnership con uno o due di questi paesi per co-sviluppare insieme la classe, riducendo cosƬ i costi di progettazione, ponendo, nel processo, il valore aggiunto della classe. come i sistemi di combattimento, i sistemi di guerra elettrica, la protezione antiaerea e antimissile e, ovviamente, gli aerei stessi.

Da un punto di vista operativo, ĆØ indiscutibile che il potenziale militare di una portaerei che utilizza 40 aerei da combattimento ĆØ maggiore di quello di una nave che ne ha solo 24. Ma dobbiamo tenere presente che la maggior parte delle forze aeree del mondo dispone solo di 24 o 36 caccia moderni operativi, e una flotta di 24 Rafale rappresenta una capacitĆ  d'attacco giĆ  molto significativa. Dā€™altro canto, la differenza di capacitĆ  tra 1 portaerei singola e 2 portaerei piĆ¹ piccole ĆØ decisamente a favore della seconda. Per non parlare nemmeno dell'opzione di 3 portaerei, il cui costo sarebbe identico a quello di due navi "grandi", e che ci permetterebbe di avere una portaerei in mare o in allerta 24 ore su 2 a tempo pieno, e XNUMX navi tre quarti delle volte.

Infatti, per paesi come la Francia, ma anche la Russia, il ritorno ad un formato di portaerei piĆ¹ piccolo, di ā€œsoleā€ 40/45.000 tonnellate sarebbe tuttā€™altro che una cattiva opzione, sia dal punto di vista finanziario che da un punto di vista operativo.

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CiĆ² che resta ĆØ la paura dei politici e la loro propensione a rinviare o ridurre sempre i propri impegni in materia di Difesa. In Francia, questo ĆØ probabilmente lā€™unico argomento a favore di un edificio piĆ¹ pesante, secondo la famosa formula ā€œuno che hai ĆØ meglio di due che ne haiā€ā€¦

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