Il 28 giugno 2011, l'ultimo aereo da pattugliamento marittimo Nimrod della Gran Bretagna è stato ritirato senza essere sostituito, con la competenza sacrificata sull'altare del risparmio di bilancio e della fine della Guerra Fredda.
5 anni dopo, gli eserciti britannici dovettero ordinare urgentemente 8 esemplari del nuovo dispositivo da guerra antisommergibile P9 Poseidon alla Boeing, per far fronte alla crescente potenza del sottomarino russo.
Il P8 ha prestazioni molto migliori rispetto al Nimrod MR2 ritirato qualche anno fa, inclusa una portata molto maggiore e una capacità di rilevamento notevolmente migliorata. Questi miglioramenti di prestazione hanno permesso, secondo lo Stato Maggiore britannico, di compensare la riduzione del numero di aerei, da 21 a 9.
Sfortunatamente, la realtà operativa è un po’ più complessa di una semplice regola del 3, e l’articolo del Vice Ammiraglio Roberts (in pensione), lo dimostra i 9 dispositivi ordinati saranno decisamente insufficientigarantire le missioni assegnate al pattugliamento marittimo, prima fra tutte la protezione dei sottomarini missilistici nucleari della Royal Navy, spina dorsale della deterrenza britannica.
Questo ragionamento ci invita a mettere in discussione i formati definiti nel periodo successivo alla crisi del 2008, con l’evidente desiderio di ridurre il più possibile la spesa militare, considerata una spesa inutile da molti governi.
Pertanto, la transizione da 60 F-16 a 34 velivoli di nuova generazione prevista dall'aeronautica belga, come è avvenuto in Danimarca e nei Paesi Bassi, porrà grossi problemi operativi in termini di disponibilità e capacità di proiezione di questi membri della NATO.
In Francia, la riduzione del numero dei caccia dell’Aeronautica Militare pone già problemi di capacità di proiezione e di addestramento, mentre il formato è ancora molto superiore ai 185 caccia presi di mira dalla LBDSN 2013.
Il problema non è specifico degli aerei. L'insufficiente numero di fregate nella Marina francese, legato anche alla scomparsa della flotta di Avisos, indusse lo Stato Maggiore della Marina a decidere di operare con doppio equipaggio per fregata. Se in tempo di pace la misura è evidentemente efficace, in tempo di guerra il numero delle fregate rimarrà molto insufficiente e il minimo logoramento minerà notevolmente le capacità operative della Marina francese.
Il paradigma secondo cui la tecnologia compensa i numeri sembra quindi aver raggiunto i suoi limiti...