Venerdì 6 dicembre 2024

Standard di difesa americani per contrastare le offerte europee

Dopo la raccolta di contratti per i sistemi Patriot PAC-3 in Europa, è la volta del Controlli dei sistemi Aegis svolgersi, in Spagna come in Australia. Tuttavia, le offerte europee, in particolare i sistemi PAAMS o MAMBA di MBDA, basati sui missili Aster, sono efficienti almeno quanto i loro omologhi americani e molto meno costosi. Come spiegare, allora, i ripetuti successi dell’industria statunitense?

Le ragioni di questi successi sono le stesse dell'F-35 o dell' P8, che fanno la parte del leone nei contratti di difesa dei rispettivi mercati: gli Stati Uniti sono riusciti a imporre standard di difesa chiusi, confrontando chi detiene il potere con la difficile scelta di essere dentro o fuori. Tuttavia, essere esclusi dallo standard significa essere, meccanicamente, esclusi dall’interoperabilità con le forze americane, giustamente percepite oggi come garanti della sicurezza, in Europa come in Asia.

Sarebbe inesatto attribuire questa situazione alle lobby americane o alla debolezza dei Paesi che decidono di aderire allo standard dotandosi di attrezzature americane anziché europee. Infatti, se gli Stati Uniti sono riusciti a promuovere questi standard, ciò è legato soprattutto al disimpegno delle grandi potenze europee dalla questione della Difesa in seguito al crollo sovietico. Sarebbe infatti illusorio chiedere ai romeni, ai baltici o ai polacchi di favorire un’Europa della difesa, sapendo che oggi questi paesi percepiscono gli Stati Uniti come l’unico baluardo contro l’ascesa del potere russo. Con ragioni! Perché non sono i 200 Leclerc francesi, i 350 Leopard 2 tedeschi e i 180 Challenger britannici che sono in grado di scoraggiare i 2500 moderni carri armati pesanti russi posizionati nei distretti occidentali.

Gli Stati Uniti stanno solo raccogliendo i frutti dei loro sostenuti investimenti nella Difesa negli anni 2000, mentre i governi francese, tedesco, britannico e italiano non avevano altro obiettivo in mente se non quello di ridurre il più possibile la spesa per la Difesa.

Per riportare i paesi europei nell’ovile europeo, ci vorranno molti più vantaggi di qualche miliardo di investimenti distribuiti dall’UE. Ciò dipenderà soprattutto dalla capacità delle principali nazioni europee di costruire rapidamente un’alternativa di difesa al protettorato americano, preambolo essenziale prima di proporre nuovi standard di difesa.

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