Martedì 3 dicembre 2024

L’articolazione dei programmi europei è efficace?

L’industria europea della Difesa non si è particolarmente distinta negli ultimi anni per la capacità di implementare programmi multinazionali. Con 7 partner industriali, 3 produttori di aeromobili (Airbus, Dassault e Leonardo) e 4 produttori di apparecchiature (Thales, Hensodt, Indra ed Elettronica), il progetto europeo di droni Medium Altitude Long Endurance (MALE), chiamato ufficiosamente EuroMale, combina diverse difficoltà. Pertanto, Airbus, l'appaltatore principale, non avrebbe dimostrato le sue capacità di progettare dispositivi per scopi militari, mentre diversi attori del programma, dietro dimostrazione di cordiale comprensione, avranno grandi difficoltà a collaborare. Infine, le prospettive limitate del programma potrebbero indurre i produttori a favorire programmi più ambiziosi, come lo SCAF.

È ovvio che questi argomenti non provengono dalla fertile immaginazione del giornalista, e che riflettono le posizioni espresse dagli industriali, e in particolare da quelli francesi. Sono la conseguenza dei fallimenti o semi-fallimenti di programmi passati, come l’A400M, che non sembrano aver suscitato un riscontro sufficiente, soprattutto a livello di decisioni politiche. 

Ma il problema principale risiede nella mancanza di prospettive del programma, concepito come un programma monoprodotto e non come base di un’iniziativa globale delle industrie europee in termini di droni di sorveglianza. Come nel caso dell’NH90 e dell’A400M, EuroMale è un programma che lascia i produttori senza benefici industriali a lungo termine, avendo ciascuno sviluppato solo una parte necessaria ma non sufficiente del drone. Date le scelte tecnologiche, come l'utilizzo di 2 motori, il prezzo di questo apparecchio sarà elevato, e difficilmente potrà imporsi sul mercato estero di fronte alla concorrenza americana, israeliana e soprattutto cinese, molto aggressiva sui mercati esteri. prezzi. I produttori, infatti, sono chiamati a investire in know-how con deboli prospettive di esportazione, un mercato interno limitato e senza una visione di sviluppo di una gamma di prodotti. 

Riconosciamo che, in queste condizioni, il programma è molto poco invitante...

D’altra parte, se il programma fosse progettato come l’elemento costitutivo iniziale di una famiglia di droni di sorveglianza, che copre l’intero spettro di esigenze, ciascuno sviluppo nutrendo gli altri con il proprio feedback e successo commerciale; gli industriali affronterebbero l’argomento con una visione molto diversa e considererebbero la collaborazione industriale con nuove prospettive, magari portando alla creazione di una joint venture, come è avvenuto, ad esempio, con MBDA. 

Questo è uno degli approcci sviluppati nel programma European Defense Base, che fa parte della dottrina della Difesa del Valore Positivo.

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