Previsto il programma GREMLINS, finalizzato al lancio e al recupero di droni da un aereo C-130 in volo inizieranno le prime manifestazioni alla fine del prossimo anno, secondo la DARPA.
Questa capacità rappresenterebbe un significativo progresso operativo, consentendo ai piccoli droni, quindi difficili da rilevare, di operare in profondità nel sistema avversario. Va notato, a questo proposito, che sono in corso studi per portare questa capacità sugli F-22 e sugli F-35, velivoli anch'essi stealth.
Altre aree trarrebbero beneficio da tale tecnologia, in particolare gli aerei da pattugliamento marittimo, consentendo loro di svolgere la missione ad alta quota, risparmiando così carburante e riducendo la vulnerabilità ai sistemi di autodifesa antiaereo sottomarini schierati, mentre operano droni a quote molto basse. , indispensabile per l'utilizzo dei rilevatori di anomalie magnetiche.
Infine, questo programma amplierà le possibilità di utilizzo di sciami di droni, con procedure di lancio e recupero da parte di altri droni, aprendo prospettive in termini di interdizione, guerra elettronica, intelligence, ecc.