Per STRATCOM, la Russia e la Cina hanno armi ipersoniche

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Secondo il comando di strategia militare statunitense, STRATCOM, i servizi statunitensi hanno prove di test di armi ipersoniche in Russia e Cina. Secondo il generale Hyten, comandante di STRATCOM, entro 5-10 anni, i sistemi di difesa antimissile americani non sarà più adatto a far fronte alle possibilità di colpiredi questi paesi.

Questa affermazione è simile a quella fatta da Vladimir Putin, secondo cui i sistemi ipersonici russi, come il missile Kinjal, che raggiunge Mach 10, non possono essere intercettati dai moderni sistemi antimissile, né sono in fase di sviluppo. Il budget assegnato alla DARPA per la ricerca sulle armi ipersoniche aumenterà da 85 milioni di dollari nel 2017 a 236 milioni di dollari nel 2019.

L’arrivo delle armi ipersoniche sui moderni campi di battaglia porterà a profondi cambiamenti, in particolare per quanto riguarda il processo decisionale umano. In effetti, la principale sfida posta dalle armi ipersoniche è la riduzione molto significativa dei tempi di reazione, in particolare per il processo decisionale e la trasmissione degli ordini. I moderni mezzi di comunicazione e condivisione delle informazioni hanno permesso di creare una certa forma di comfort e prevedibilità sul campo di battaglia, e la catena di comando si è adattata a questo particolare ritmo. Tuttavia, con l’arrivo delle armi ipersoniche, il tempo a disposizione sarà talmente ridotto che sarà necessario trasformare completamente l’intera catena di comando, così da ridurre i ritardi attuali. 

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I tempi di reazione potrebbero rivelarsi così brevi che l’intervento umano risulterà inappropriato, se non addirittura impossibile, e una parte significativa della decisione dovrà quindi essere delegata a forme di Intelligenza Artificiale, l’unica in grado di poter ricevere le informazioni , elaborarlo, decidere e comunicare entro il tempo assegnato.

Comprendiamo quindi l’intima relazione che esiste tra la padronanza dell’Intelligenza Artificiale e la capacità di rimanere un attore militare di primo piano negli anni a venire. L’arrivo simultaneo di diverse tecnologie dirompenti, tra cui armi ipersoniche, robotica, armi ad energia diretta e bionica, porterà entro 10 anni a sconvolgimenti militari e geopolitici che potrebbero avere le stesse ripercussioni dell’uso della polvere nera in un’arma, o del primo motore a combustione interna e tutte queste tecnologie si basano, direttamente o indirettamente, sull’intelligenza artificiale.

Tuttavia, laddove gli sviluppi tecnologici hanno impiegato decenni, addirittura secoli, per ridisegnare la mappa geopolitica, quelli che stanno arrivando potrebbero avere effetti molto più brevi. Se la Francia e l’Europa vogliono ancora poter contare nella direzione del mondo nel 2040, devono investire massicciamente in queste tecnologie adesso, perché tra 5 anni sarà troppo tardi.

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