La Malesia vorrebbe ordinare altri due sottomarini

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I piani della Royal Malaysian Navy acquisire due sottomarini aggiuntivioltre ai due sottomarini Scorpene già consegnati da Naval Group. La consegna dei nuovi sottomarini sarebbe prevista durante il 14 ° piano di equipaggiamento per le forze armate 2031-2035 e il 15 ° piano 2036-2040. L'espansione della flotta sottomarina segue i rinforzi delle varie marine della regione indo-pacifica. Lo Scorpene di Naval Group, operativo nella marina malese dal 2009, è dato favoriti, senza però che sia filtrata una conferma in questa direzione.

La zona indo-pacifica è diventata, negli ultimi anni, una polveriera al potere, con marine e forze aeree che si stanno costantemente rafforzando, portate da economie piuttosto fiorenti, e spinte dallo straordinario sforzo della Cina di costruire una forza navale mondiale classe, in grado di opporsi alla US Navy e ai suoi alleati. In effetti, ogni marina della regione ha intrapreso importanti programmi di ammodernamento e di equipaggiamento:

  • Australia : 12 sottomarini oceanici Shortfin Barracuda - Fregate AA e ASM di nuova generazione
  • Giappone: estensione della flotta sottomarina a 20 unità – cacciatorpediniere portaerei Izumo – 24 cacciatorpediniere
  • India: 6 sottomarini Scorpene (+4?) – Nuova portaerei STOBAR – 
  • Malesia: Nuovi sottomarini Scorpene – Corvette pesanti Gowind
  • Vietnam: sottomarini russi 683.6 Kilo migliorati – Corvette Guepard
  • Corea del Sud: 8 sottomarini AIP Son-Won-il - 16 fregate - 12 cacciatorpediniere 

Oggi ci sono più sottomarini nella zona indo-pacifica che nella zona Europa-Mediterraneo-Nord Atlantico, che era il punto centrale dello scontro navale tra Occidente e Oriente durante la Guerra Fredda.

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In effetti, la Marina americana concentra ormai più della metà delle sue risorse in questa zona, e meno del 20% nell’Europa e nel Mediterraneo.

Studiando le forze aeree e terrestri, vediamo che, anche in questo caso, il centro di gravità della concentrazione delle forze si è in gran parte spostato verso il Pacifico, con più della metà degli aerei da combattimento mondiali che operano in quest'area, così come 2/3 di veicoli corazzati da combattimento.

Queste cifre sono legate agli attriti tra Cina, Pakistan e India, nonché tra le due Coree. Ma è soprattutto la crescita della forza militare cinese, marittima, aerea o terrestre, associata a rivendicazioni territoriali poco giustificate e imposte dal fatto compiuto, che avrà portato la maggior parte dei Paesi in questo teatro a dover rafforzare le proprie forze forze militari, più in particolare le loro forze navali. È anche molto probabile che, nel breve e medio termine, questo fenomeno non potrà che aumentare.

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