La US Navy riceve 65eme Destroyer dalla Arleigh Burke Class

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24 marzo 2018 la US Navy ha preso possesso del cacciatorpediniere USS Ralph Johnson, la 65a unità della classe Burke, e la terza e ultima unità della versione DDG51 Flight IIA che ha segnato la ripresa della produzione del Burke dopo l'abbandono del progetto dei cacciatorpediniere Zumwalt oltre le 3 unità già ordinate. La US Navy dovrebbe ricevere 2 cacciatorpediniere di questa classe quest'anno, e questo ritmo è stato confermato dalla FYID. La prossima unità sarà la prima del nuovo standard Flight III, di cui sono già state ordinate una decina di unità. 

I Burkes sostituiranno gradualmente sia alcuni incrociatori Ticonderoga che le prime unità della classe entrata in servizio 30 anni fa. Integrano il sistema di difesa antiaereo e antimissile AEGIS, oltre a missili da crociera, missili antinave, siluri ASW e due elicotteri.

La flotta di superficie non fa eccezione alla situazione in cui versano le forze armate americane, che non dispongono di programmi di nuova generazione per sostituire il loro equipaggiamento e che sono quindi costrette a modernizzare le attrezzature progettate negli anni '80. Negli ultimi anni lo farà la Marina americana hanno sviluppato due classi di navi da combattimento di superficie: i cacciatorpediniere classe Zumwalt, la cui costruzione fu abbandonata oltre la terza unità, e le Littoral Combat Ship, il cui prezzo unitario è pari a quello di una fregata, senza avere né le prestazioni né le qualità nautiche, e con una potenza di fuoco molto limitata.

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Certa della propria superiorità tecnologica e numerica nel corso degli anni 2000 e 2010, la Marina americana si è trovata per diversi anni senza una soluzione per contrastare l’ascesa della flotta cinese, altrimenti perfettamente controllata. Infatti, negli ultimi 5 anni, ha messo in servizio una ventina di cacciatorpediniere Type 052, più o meno equivalenti ai Burkes, una trentina di fregate Type 4500 da 054 tonnellate e una quarantina tra corvette costiere e ASM Type 056, ovvero quasi un centinaio di unità. dove la Marina americana ne avrà ricevuti solo una ventina.

È di fronte a questa constatazione, ma anche di fronte al forte ritorno della flotta russa, più precisamente della sua marinata sottomarina, che lo Stato Maggiore della Marina statunitense si è impegnato a ritornare ai fondamentali, rilanciando la produzione in serie di A. cacciatorpediniere Burke, sia lanciando il programma FFG/X di fregate di nuova generazione con 20 unità da produrre in 7 anni, nelle cui fila l'italiana Fincantieri offre la franco-italiana Fremm.

Tuttavia, la Cina, come la Russia, continua a rafforzare la propria produzione navale. Pertanto, il prossimo anno dovrebbe vedere la consegna dei primi 3-4 cacciatorpediniere pesanti cinesi Type 055 da 13.000 tonnellate, che trasportano 124 silos missilistici, pur continuando a produrre Type 052/54/56 ad un ritmo elevato. La Marina russa, da parte sua, dovrebbe ricevere una quindicina di nuovi sottomarini d’attacco nucleari e convenzionali entro il 2025, nonché una ventina di unità combattenti di superficie, tra cui sette fregate super Gorshov pesanti da 7 tonnellate.

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Di fatto, nonostante la reazione americana, il divario tra la marina statunitense e quelle cinese e russa dovrebbe continuare a ridursi negli anni a venire. Secondo le attuali proiezioni, entro il 2035 la Marina cinese supererà addirittura il tonnellaggio della Marina degli Stati Uniti. 

Eppure, la Marina americana non ha ancora un programma per sostituire la classe A. Burke...

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